18 giu 2019

PAVIMENTO KLINKER, I VANTAGGI PER IL SETTORE ALIMENTARE

Altamente resistente, 100% naturale e compatibile con la lavorazione alimentare grazie all'assenza di additivi chimici: scopri i molteplici vantaggi del pavimento in klinker.

Esistono innumerevoli prodotti ceramici, ma non tutti sono adatti per gli ambienti industriali. In particolare, nella lavorazione alimentare sono richiesti pavimenti e rivestimenti con alte prestazioni chimiche-fisiche e la normativa HACCP impone materiali adatti per l'uso in ambiente alimentare.

Nell'industria agroalimentare i pavimenti piastrellati più comuni sono realizzati con gres porcellanato o klinker. Entrambi sono prodotti ceramici molto tecnici con elevate qualità funzionali ma le piastrelle in klinker offrono ulteriori vantaggi per il settore agroalimentare.

Scopriamo insieme perché

Il klinker si ottiene da una miscela di argille naturali pregiate e di origine naturale. Attraverso un particolare trattamento le polveri vengono impastate e trasformate in un materiale indivisibile, altamente resistente e performante. Contrariamente a quanto si può pensare il klinker non è un composto chimico e non vengono aggiunti additivi chimici all'impasto argilloso. Il prodotto si ottiene da un trattamento termico ad altissima temperatura (1230°C) dove ogni piastrella permane all'interno di forni a tunnel fino a 72 ore. È questo lungo periodo di cottura, superiore a qualsiasi altro tempo di essiccazione, che conferisce alle piastrelle in klinker una notevole capacità di resistenza e durevolezza.

Il klinker, rispetto ad altri prodotti ceramici, è un materiale 100% naturale, fatto della stessa materia prima dei piatti da tavola, assolutamente compatibile con la lavorazione degli alimenti. La composizione 100% naturale conferisce al prodotto finale la comune colorazione beige. Il klinker pressato e il gres porcellanato possono invece essere colorati attraverso l'aggiunta di ossidi.

Esistono quindi 2 varietà di klinker: a seconda della tecnica di produzione applicata si può ottenere il klinker pressato o il klinker trafilato (estruso). Negli ultimi 60 anni è quest'ultimo il più utilizzato.

La trafilatura consente di raggiungere spessori fino a 40 mm, impossibili da ottenere con la pressatura sia nel caso del klinker che del gres porcellanato. Nell'industria agroalimentare lo spessore più richiesto è di 16 - 19 mm. Questo spessore offre un'elevata resistenza ai carichi statici e dinamici, all'aggressione degli acidi organici-chimici e un grado di antiscivolo tra R10 e R12V6.

Le piastrelle in klinker hanno un grado di antiscivolo "congenito". L'impasto di argille crude e acqua contiene anche miscele di argille cotte e macinate più o meno finemente (chamotte) che conferiscono una ruvidezza naturale.